giovedì 7 novembre 2013

LUPACCHIOTTI UNO


Cominciamo con una verifica della memorizzazione. Bene, quasi tutti sanno la parte completa. Riscaldamento. Una musica in crescendo. Parte con una percussione, poi uno dopo l’altro cinque strumenti diversi. I lupacchiotti devono identificare ogni nuova entrata e abbinare a ogni strumento una parte del corpo. Per esempio, posso battete i piedi per il primo strumento a percussione, muovere braccio e mano per lo xilofono, il bacino per gli archi e così via. Difficile, lo so. Ma li costringe a segmentare il corpo e a fondere il corpo, differenziato, con il ritmo. Il lavoro dell’anno scorso mostra i suoi frutti: i nuovi allievi faticano a capire ciò che lega suono, ritmo e corpo; si dibattono come farebbero su una pista da ballo, dedicando scarsa attenzione all’ascolto senza sforzarsi di operare un maggiore controllo sul corpo.
La voce. Analizziamo alcune battute di ogni personaggio. Dapprima il sottotesto. Che cosa intende comunicare il personaggio? Le appoggiature. Scegliamo le parole e variamo l’enfasi della voce. Voce e corpo. Supporto l’espressività vocale con gesti e posture. Voce e movimento. Segmentazione una battuta di Aurora: “Qui è tutto… tutto così vero, così profumato e vivo”.
Qui è tutto: va a sedersi sul cubo e ci fa una rotazione completa veloce
Tutto così vero: si sposta dove ci sono gli alberi e osserva le chiome
Così profumato: tende il braccio per indicare un uccello che vola via e si sposta dalla parte opposta
E vivo: ritorna nella posizione di partenza, al centro del proscenio, e appoggia la parola vivo a braccia spalancate.

Apprendere e memorizzare schemi di abbinamento voce-corpo-movimento non è facile. Lo si vede nella scena successiva con Scuoio e Diserbo. Le loro battute vengono ricostruite tenendo conto di:
-          appoggiature, pause, intensità, tonalità e velocità della voce
-          gesti abbinati a parole
-          movimenti che creano le relazioni con lo spazio, il partner e il pubblico
Non si tratta solo di memorizzare sequenze, ma di farlo con consapevolezza. I lupacchiotti non devono solo scimmiottare quello che faccio io, ma scovare in se stessi una versione personale e originale, e capire o perlomeno intuire il significato delle parole sia a livello letterale sia di motivazioni psicologiche, atteggiamenti, sottintesi.


Applausi per tutti.

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