sabato 2 novembre 2013

I FRUTTI DI NOVEMBRE








In attesa dei trapianti (i mirtilli, l'agnus castus, una lavanda, i ribes), mi dedico alla raccolta delle foglie e alle potature leggere di mantenimento. Novembre ha ancora frutti da offrire. Si è magari giù di morale (i motivi ci sono sempre e sono tanti) e un giro in giardino (non occorre un parco) è l'occasione per ricollegarsi con l'anima mundi. Come inserire la spina nelle prese d'energia della natura e sentirsi ricaricati. Ci fanno compagnia i colori, le forme e i precisi voli degli uccelli che gradiscono la ciotola con semi e focaccia.
Le nespole mi hanno fatto uno scherzo: sono maturate tutte insieme da un giorno all'altro. Ho rimandato la raccolta appurando che in casa stentavano ad ammezzarsi e ora ne ho quiattro e più ciotole colme nel frigo: settimana nespolosa.
L'aronia dà ancora bacche nere gustose, per cui ne ho raccolto un'altra ciotola che tengo in frigo (il congelatore ne è pieno). Il goji mi tende le piccole bacche rosse per un aperitivo asprigno (sono più gradevoli essiccate, ma con il nostro clima non è possibile). La piantina di cachi che ha sostituito quella morta di freddo si sta dando da fare e porta una dozzina di grossi frutti dolci. Le piccole pere Martin Secco si lasciano cogliere a rate, per fortuna. Quest'anno sono di pezzatura piccola, ma la polpa è succosa.
Le meline rosse del Malus Perpetu Evereste restano sulla pianta sia a scopo decorativo sia per costituire una dispensa a uso dei merli durante i mesi più freddi dell'anno (fino a marzo). Anche gli ultimi fichi Brogiotti sono riservati ai ricci.

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