mercoledì 9 giugno 2010

IL FUTURO DEI PASSERI


La nostra iniziativa è una cosa piccola, ma sta crescendo sana e forte. Non c'interessa l'ambizione che diventi grande, non siamo in competizione e la ribalta ci piace quando è viva e popolare. Ieri mattina riunione con le quattro "mamme"-quattro pilastri: Annamaria, Marina, Silvia e Silvia. Un incontro che ha portato a una nuova visuale: il Teatro dei passeri non è più solo un corso, ma anche una compagnia (per il momento) stabile, composta da quattordici ragazzi età 11-14 motivati e decisi a costruire insieme qualcosa di bello. Non abbiamo soldi e attrezzature, ma abbiamo la sede, l'organizzazione, la voglia di fare e di divertirsi, la capacità di portare avanti un progetto entusiasmante.

I passeri continueranno sulla via tracciata: rivisitare la commedia dell'arte e trovare modalità espressive nuove, che sacaturiscano anche dalla spontaneità dei ragazzi e dalle loro energie fisiche e creative. Un teatro frizzante, comico e anche patetico, con qualche spennellata di dramma, buffo a modo nostro, con deliranti contaminazioni.

Nel pomeriggio riunione con i ragazzi. Speravo in qualche defezione, in modo che la scrittura del testo fosse semplificata, e invece... tutti si riconfermano. Non solo. Nella compagnia entra anche Giovanni, fratello di Gilberto. Li abbiamo invitati a dare l'ultima responsabile risposta tra una decina di giorni. E poi scriverò il copione. Ci saranno un ragazzo rapito e un maestro di indagamento di nome Scerlocco. E altre cose... anomale.

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