giovedì 30 settembre 2010

LA PRESENTAZIONE DI "ORRENDI PER SEMPRE"

Il 30 ottobre, alle ore 16.00, presento il primo volume di "Orrendi per sempre" presso la biblioteca civica di Oleggio nell'ambito di "Piovono libri". Segnalo anche l'esordio del gruppo "Le fate leggere" di cui fa parte Gianna Cannaos che cura le scenografie del Teatro dei Passeri.

martedì 28 settembre 2010

L'ARLECCHINO A TBILISI


ARLECCHINO, SERVANT OF TWO MASTERS By Carlo Goldoni

Directed By Giorgio Strehler

Restaged By Ferruccio Soleri

In Collaboration with Stefano de Luca

Set Designer Ezio Frigerio

Costume Designer Franca Squarciapino

Music By Fiorenzo Carpi

Movement Director Marise Flach

Lighting Designer Gerardo Modica

Set Designer Assistant Leila Fteita

Masks Amleto and Donato Sartori



Duration: 165 minutes

With Two Intermissions



Cast:

Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella, Leonardo de Colle, Alessandra Gigli, Francesco Guidi, Stefano Guizzi, Tommaso Minniti, Stefano Onori, Anna Maria Rossano, Giorgio Sangati, Giorgia Senesi

The Musicians:

Gianni Bobbio, Claudio Bondi, Franco Emaldi, Paolo Mattei, Elisabetta Pasquinelli



About Performance

Arlecchino was created by the legendary theatre and opera director Giorgio Strehler in 1947 and it is considered on one hand the definitive interpretation of commedia in the 20th century and, on the other hand, the Ambassador of Italian culture all over the world.

With three weddings, two duels, a dance number, a chase sequence, a love scene, a food fight and much more, Carlo Goldoni’s 18th century comedy is about a wily servant who gets the best of his masters in one of the classic works of commedia dell’arte.



Press

“Strehler’s Arlecchino may be allowed by years of acclaim”



(The New York Times, July 22)

“A definitive global interpretation, as good as Goldoni ever gets!”



(Chicago Tribune, November 25)



About Theatre

The Piccolo Teatro di Milano – Theatre of Europe, the most important Italian public theatre company which was founded by Giorgio Strehler and Paolo Grassi in 1947, has been touring all over the world with its successful theatre productions since 1950: conquering a vaster and vaster audience thanks to the high artistic level of Giorgio Strehler’s theatre direction. Especially though its international tours, the Piccolo Teatro has become in a very short time one of the most important theatre company in the world.

www.piccoloteatro.org

lunedì 27 settembre 2010

ESERCIZI DI REGIA



Le Cicale dell’Arconte propone, nella città di Milano, un percorso formativo guidato da Stefano de Luca, allievo e assistente di Strehler, in collaborazione con la sua compagnia teatrale LupusAgnus.
Il lavoro e la ricerca pedagogica del regista milanese si nutrono della costante dialettica tra la tradizione ereditata dal grande Maestro e la fortissima pulsione al rinnovamento. Questa forte dinamica artistica può certamente offrire un esempio e una fonte di stimolo per le giovani generazioni di teatranti che vogliano confrontarsi con la sfida della regia.
Il seminario verterà sui princìpi fondamentali della regia teatrale alla luce della preziosa eredità strehleriana rielaborate attraverso il particolare percorso artistico di Stefano de Luca.
I partecipanti avranno la possibilità di lavorare direttamente con il regista per cinque ore al giorno. Parte integrante del progetto sarà poi la partecipazione al dietro le quinte del lavoro della compagnia LupusAgnus diretta da Stefano de Luca, impegnata nella messa in scena della sua Trilogia della Famiglia. Insieme agli attori della compagnia: Marta Comerio, Tommaso Banfi, Annamaria Rossano, i partecipanti saranno coinvolti nelle prove del riallestimento di Verginella di Aquilino e introdotti ai processi creativi e ai metodi di lavoro che ispirano il lavoro di Stefano de Luca e di LupusAgnus .

Biografie
Stefano De Luca allievo di Giorgio Strehler alla scuola di Teatro del Piccolo, è stato assistente alla regia del Maestro in numerosi spettacoli tra cui: L’Arlecchino, servitore di due padroni, L’anima buona di Sezuan, L’eccezione e la regola, La grande magia, L’isola degli schiavi. Ha messo in scena oltre venti spettacoli in diversi paesi europei. Ha insegnato e condotto seminari in diverse accademie tra cui: Scuola del Maly e GITIS di Mosca, Accademy of Film and Drama di Budapest, Hochschule fur Darstellende Kunst di Stoccarda, Accademia del Teatro alla Scala di Milano.

www.stefanodeluca.it

La Compagnia LupusAgnus, lavora in collaborazione con il drammaturgo Aquilino e si impegna ad approfondire e recuperare il rapporto tra autore ed esecutori del testo. Sta completando il lavoro sulla sua Trilogia della Famiglia. Questo trittico teatrale sul tema delle relazioni familiari ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano con Mamma Mammazza, è proseguito al Teatro Filodrammatici con Verginella e si completerà con il debutto di CaniCani al Teatro Binario 7 di Monza, dove si terrà una personale della compagnia nel febbraio 2011.

www.lupusagnus.com

PROGRAMMA DI LAVORO

•Il programma di lavoro prevede:

- 30 ore complessive di lavoro condotte dal regista Stefano de Luca, con l'ausilio dei suoi collaboratori: attori, drammaturgo.
- 15 ore di dimostrazioni aperte del lavoro condotto dalla compagnia sullo spettacolo Verginella, durante le giornate del seminario.

•Orari: prove aperte LupusAgnus: 10-13. Seminario di regia: 14-19.

•Il seminario sarà aperto a max 20 partecipanti.

INFORMAZIONI E MODALITà DI PARTECIPAZIONE

Costo: 270 euro ( IVA inclusa) POSTI LIMITATI

RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE: INVIARE CURRICULUM VITAE A lecicaledellarconte@gmail.com - http://www.lecicaledellarconte.com/ Via Eustachi, 50 - 20129 Milano.

Le Cicale dell’Arconte, nella persona di Laura Lamonea, si prefigge di documentare l’evento e renderne disponibile per la consultazione ai fini di diventare materiale di studio.

Cos'è la regia teatrale?
Vorrei che questo seminario fosse un'occasione per interrogarsi insieme sul tema della regia teatrale oggi. Sul significato del mestiere di regista. Sul suo rapporto con la società, con il pubblico. Sulla tecnica. Esiste una tecnica per il regista o solo infiniti approcci personali? Come per l'attore così per il regista -o l'aspirante tale- si pone il problema di farsi strada attraverso una miriade di punti di riferimento. Vorrei che ci mettessimo insieme alla ricerca di un metodo di lavoro. Punto di partenza ineludibile: Il lavoro dei maestri.
Stefano de Luca

LE FURBERIE DI SCAPINO

Giulia Viana (mia ex alunna, mia ex piccola attrice) è impegnata al teatro Out Off in "Le furberie di Scapino" con la regia di Roberto Trifirò che è anche il protagonista. Un Molière cupo, si trova scritto nella recensione di Repubblica. Sì, anche truce, ma soprattutto "greve". Non voglio scrivere una recensione, ma solo alcune considerazioni su aspetti che mi interessano. Dico greve perché quello a cui ho assistito contrasta con una mia idea di teatro che sto elaborando piano piano, in attesa di verificare sulla scena piccole intuizioni che non porteranno a un sistema, ma spero mi siano d'aiuto negli allestimenti.

Nel lavoro di Trifirò è innegabile che egli si sia concentrato sulla propria interpretazione, quasi un monologo con il contorno di altri sette attori che andavano e venivano, api operaie al servizio dell'ape regina. Considero, invece, una compagnia di teatro come un organismo in cui non esiste un protagonista (il cuore? il cervello? lo scheletro? il sistema nervoso?), in quanto tutti gli organi svolgono funzioni essenziali alla vita.
La rappresentazione vive se vivono tutti i suoi elementi. Ci vuole quindi, anzitutto, una fusione funzionale di scenografie, costumi, musiche...
Ogni attore respira con la compagnia, la compagnia regola il respiro dell'attore. La compagnia, insomma, costituisce un essere vivente e il pubblico se ne sta seduto ad osservarlo.
Mai osservato un animale? Un insetto? Non ci sono mai pause di vita, non c'è mai niente di disarmonico, niente di inutile, niente che non faccia piacere osservare.
Fluidità, continuità, partitura, arrangiamento degli attori come fossero strumenti, concertazione...
Dove va un attore quando esce di scena? E da dove viene quando rientra? Come riempire quei vuoti d'attore che scompare in chissà quale altra dimensione? Ma ci possono essere altre dimensioni? Il palcoscenico, il dietro le quinte, la platea... No, il teatro dev'essere un tutt'unico. Un unico respiro vitale lo avvolge tutto. Anche il pubblico fa parte della rappresentazione.
Se metto in scena un protagonista onnivoro, che discrepanza con l'apparizione di un personaggio a cui sono state riservate solo due battute! Creo un personaggio per una vita così breve? No, no, ci deve essere equilibrio tra i personaggi, sono tutti organi vitali di un organismo e vanno trattati con rispetto e considerazione.
Basta, mi fermo qui. C'è già abbastanza confusione.

Ce n'era così tanta, a Milano! Ci siamo andati, io e Betti, nel primo promeriggio a caccia di libri e siamo incappati nella baraonda del sabato. Brrr! Libraccio e Mondadori. Ho trovato "I Greci a teatro" di Baldry (mooolto interessante). "Il conte Karlstein" di Pullman. "Gente del Medioevo" di Fossier. "Il macedone" di Guld (mah!). E infine di Boyer "E l'uomo creò gli dei - come spiegare la religione", anche questo mooolto interessante. Anche perché, dopo la trilogia sulla famiglia, sto ipotizzando una trilogia sulla religione: Bibbia, Gesù e Papa. Ma è solo un'idea.

LE FURBERIE DI SCAPINO

di Molière

regia di Roberto Trifirò

con Claudio Migliavacca, Giovanni Battaglia , Andrea Brancone, Donato Mazzarella, Sonia Bonacina, Giulia Viana, Roberto Trifirò , Marco Graffeo

scene Isabella Spinelli, costumi Sonia Bonacina

realizzati da Sartoria di Luna – Seregno – dipinti a mano da Elisa Elli

Luci Luca Siola , Suono Fabio Cinicola

Maestro di canto Angelo Rugolotti

Trucco Lorena Smaniotto

Assistente alla regia Alberto Bassi

Assistente alle scene Rosella Colombo

“Dopo aver messo in scena e recitato autori dalle complesse psicologie, fra gli altri Pirandello, Cechov, Beckett, Shakespeare, e aver sperimentato la drammaturgia del 900 con i suoi pessimismi, nevrosi, patologie sempre cercando da un lato di tendere la mano alla grande tradizione a cui sono strettamente legato e dall'altro di reinterpretarla con il respiro necessariamente mutato del mio tempo, è nato in me il forte desiderio di confrontarmi e far vivere una pièce ricca di aneliti e di forza corporea in cui l'azione è divorante e c'è un continuo movimento che tende ad una comicità brutale, una pièce in cui trionfa, grazie al genio di Molière, il meccanismo puro del teatro: Le furberie di Scapino.”

R. Trifirò


giovedì 23 settembre 2010

LE MUSICHE DI CANICANI: Marco Mojana

"Canicani" racconta di una famigliola da villetta a schiera che alleva figli come cani, da vendere pezzo dopo pezzo all'amico ristoratore. Una storia di abuso estremo, di orrore, di sofferenza. Chi meglio di Marco Mojana, vincitore di due Zecchini d'oro, può comporre la colonna sonora? Motivetti allegri, gingle, ma anche melodie strazianti.




mercoledì 22 settembre 2010

Il meraviglioso "Don Giovanni" di Stefano

Regia di Stefano De Luca. E c'è anche Annamaria (Rossano) tra le figuranti.

D'Armonia, di sangue


Ieri email di Sergio Calderale di Robin Edizioni. Mi chiede il testo definitivo del libro che uscirà a gennaio-febbraio 2011 (quindi viene anticipata la pubblicazione), la sinossi, l'idea per la copertina... Il tutto per oggi. Intanto arriva Stefano, poi viene Lorenzo per le misure della veranda, poi l'imbianchino... E così tardo pomeriggio e sera dedicata alla revisione e pure la mattina di oggi, fino a poco fa. Ma sono molto contento. Il libro mi piace, mi invoglia a cominciare subito il terzo episodio della vita travagliata di Albino Guidi. Ho già fatto delle ipotesi, mi piacerebbe parlare ancora di teatro, teatro di provincia e teatro di città, teatro di ragazzi e teatro di adulti, teatro di dilettanti e teatro di professionisti. Con un mirabolante intervento di Ermes nei panni di ... Sorpresa. Avevo progettato di scrivere il libro sui miti minori a cui ho cambiato titolo. Ora è "Dei falsi e dei violenti". Magari comincio quello con Albino e intanto continuo a cercare miti che mi ispirino storie. Vedrò. Mi piace avere tanta carne al fuoco. Fra breve dovrò anche scrivere il testo per il secondo gruppo di teatro dei passeri (se si forma), e non ho proprio idea su che cosa verterà. Ci sognerò sopra.

CANICANI


Ieri è venuto Stefano De Luca a parlarmi di "Canicani". Mi ha portato le novità per la rassegna di febbraio al teatro Binario 7 di Monza. Tre rappresentazioni per ogni spettacolo della trilogia, apertura delle prove a un gruppo di studio, dibattiti con il pubblico... Ma soprattutto ci siamo incontrati per dare forma definitiva, o quasi, al testo.
L'abbiamo rivisto insieme, scena per scena, e ho accettato senza problemi i cambiamenti proposti, notevoli nella seconda parte. Era così che volevo lavorare e finalmente ora l'intesa è piena e feconda. Lui vede lo spettacolo sulla scena e io sulla carta. Le due posizioni non sono per niente inconciliabili. Anzi, la collaborazione porta a soluzioni inattese che soddisfano sia il regista sia il drammaturgo. Purché, naturalmente, sia l'uno sia l'altro siano disposti ad ascoltarsi e nessuno dei due assuma l'atteggiamento infantile e arido del "genio". Il nostro purtroppo è un paese che produce geni a dismisura. Quasi tutti bufale. Ora riscriverò il secondo atto, lo spedirò a Stefano e lui sperimenterà soluzioni espressive varie con gli attori. Ci incontreremo di nuovo e si arriverà alla stesura definitiva del copione. Nel frattempo, si sarà chiarito anche le idee sulla forma musicale con Marco Mojana e potrò così scrivere le canzoni.
Bello fare teatro così. Scoprendone insieme la magia. Ieri ci pareva di avere già davanti agli occhi "Canicani" e attorno a noi prendevano forma emozioni intense.
Bello fare teatro.

mercoledì 15 settembre 2010

VILLON A CERTI POLITICI


Grandine o gelo, il pane ce l'ho cotto.
Sono un pappone e lei è la mia troia.
Chi è il migliore? Stiamo bene insieme,
l'uno val l'altra, tale al gatto il ratto.
La sozzura ci piace e ce l'abbiamo,
fuggiamo onore ed onore ci fugge,
qui nel bordello dove è casa nostra.

(Ballata di Francois Villon, da "Il testamento e la ballata degli impiccati", Einaudi, trad. di Antonio Garibaldi)

domenica 12 settembre 2010

IL PIU BELLO DI TUTTI I FRATELLI D'ITALIA





Un testo piccolo, nemmeno ventidue cartelle. Una storia grande, dagli anni trenta al dicembre del 1944. In mezzo ci stanno i rapporti tra i padroni illuminati e i lavoratori abituati a obbedire e subire, l'educazione religiosa, la società fascista, l'amore, la colonizzazione della Libia, la guerra, la lotta partigiana... Il tutto scandito da canzoni e inni: Bambina inamorata, Il canto del legionario, Tripoli bel suol d’amore, Carovane del Tigrai, Signora fortuna, Tu che m’hai preso il cuor, Piccole stelle, Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna).



Il ritmo narrativo è agile, le emozioni si susseguono condensate in poche parole, le visualizzazioni di luoghi ed eventi sono suggerite con efficacia: la chiesa e la piazza del paese veneto, il viaggio in mare, l'oasi, la villa signorile, il cimitero...



La regista Genni D'Aquino muove le proprie pedine con la sicurezza di una giocatrice di scacchi che si assicura la vittoria finale con mosse calibrate e d'effetto. Le due interpreti, Rita Mattachini e Romina Gambaro, creano con forza e convinzione due personaggi credibili che avvincono ed emozionano. E infine lo straordinario Andrea Fabiano canta dal vivo con una capacità di mimesi che ci riporta indietro nel tempo. Suoi sono anche gli effetti sonori capaci di creare all'istante le suggestioni di un ambiente.



Uno spettacolo che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso e lo ha poi commosso ed entusiasmato con il finale che ha visto cantare in successione Fratelli d'Italia (tutti in piedi) e Bella ciao. Un pubblico che ha voluto ribadire che il nostro paese è nato così, dal sangue dei partigiani. E le origini vanno rispettate, non mistificate come molti tentano di fare.

sabato 11 settembre 2010

DUE ARTICOLI











Due articoli: "Tribuna novarese" (Barbara Bozzola) e "Novara oggi" (a cura di Anna Carluccio), 10/09/2010.

mercoledì 8 settembre 2010

NELLA CASA DELLA RESISTENZA



Romina assente. Sostituita da Genni (la regista) in una forma ridotta di "Il più bello di tutti i fratelli". Una lettura scenica che non ha comunque mancato di commuovere il pubblico. La povertà in Veneto, la Libia, i partigiani... sprazzi di storia d'Italia, una narrazione di epica popolare, le canzoni e gli inni. Quante cose condensate in un piccolo testo! Pubblico attento e motivato, presenti molti politici e anche i rappresentanti di circoli Anpi veneti, e la partigiana Costanza Arbeia di Oleggio che vedete nelle foto. E giovani, anche giovani che offrono la loro preziosa collaborazione alla Casa della Resistenza di Fondotoce.



Per me, un momento di emozione segreto, prima ancora che cominci lo spettacolo.

Un'illuminazione, il senso di tutto questo. Quand'ero piccolo, mia madre mi aveva mostrato la scatola di cartone (ho voluto poi rivederla da grande) contenente le "reliquie" dello zio Aquilino: una fotografia, un tesserino, un articolo di giornale, un lembo di camicia insaguinata... Penso che è bello avere portato lo zio omonimo nel luogo dove sono raccolte testimonianze di tante altre storie di partigiani. Come se avessi tolto per sempre il coperchio della scatola... come se avessi pagato un debito... come se avessi mantenuto una promessa.
Sei ancora vivo, zio. Non ti abbiamo dimenticato.





martedì 7 settembre 2010

L'ARLECHIN AL VIA




Riunione a casa mia con Annamaria, Marina e Silvia, le mamme del Comitato Teatro promotrici e sostenitrici di questa preziosa iniziativa. Si programma l'anno di corso, con inizio martedì 4 ottobre. Si organizza anzitutto una giornata di pulizia della sede, fissata a venerdì 24 settembre. I copioni sono pronti, stampati e spiralati: saranno consegnati nei prossimi giorni, con l'impegno da parte dei passeri di cominciare già a studiare la parte. La scenografia? Silvia ha un'amica scenografa, le passa il testo e il video dell'anno scorso nella speranza che ci voglia dare delle idee. E poi c'è Gianna in grado di concretizzare ogni fantasia. I costumi? L'intenzione è di confezionarli in proprio. Ci occorrono una costumista che abbia occhio e alcune lavoranti e si fanno i nomi. Al massimo, si noleggiano quelli più elaborati (i tre conti e la moglie di Pantalone). Si affrontano poi questioni organizzative: giorno e orario, per esempio. Alcuni passeri sono passati alle superiori, si dovrà cercare un compromesso con le esigenze di tutti. Lo spettacolo? Anticipato a fine aprile/metà maggio, con repliche nel circondario.

"L'Arlechin che copa i gati" è in buone mani.

Siamo un gruppo che si diverte e si appassiona, ma che sa essere costruttivo. E abbiamo un gruppo di ragazzi motivati che si vogliono divertire e appassionare, costruendo qualcosa che incanti il pubblico e li faccia crogiolare di piacere con applausi a non finire.
(nelle foto: Silvia, Annamaria, Silvia e poi Cinzia e Marina)

domenica 5 settembre 2010

IL PIU' BELLO DI TUTTI I FRATELLI - presentazione


L’Altra Eva in
IL PIÙ BELLO DI TUTTI I FRATELLI
di Aquilino
Regia di Maria Eugenia D’Aquino
Con Romina Gambaro, Rita Mattachini, Andrea Fabiano
Luci di Maurizio Labella
Costumi di Alice Bonanno
Scene e grafica di Alessandra Bisio, Efrem Demarchi, Massimo Salsa
8 settembre Verbania Fondotoce, Casa della Resistenza - ore 11.00
11 settembre - Teatro Comunale di Oleggio - ore 21.30

Teatro e musica
di Maria Eugenia D’Aquino
Una sposa alla soglie delle nozze, una festa annunciata, una tappa importante nella vita di una donna: nella trepidazione della vigilia affiorano i ricordi, le emozioni, i dubbi....
E così prende corpo una storia, la storia di Gina, della sua mamma e del suo fratello più bello. Due attrici e un music-attore danno vita a uno dei testi più intensi di Aquilino, che qui racconta la vita di sua madre, l'infanzia contadina nel Veneto fascista, l’avventura in Libia, l'emigrazione in Lombardia, l'assassinio del fratello partigiano, il matrimonio.
Una storia che appassiona, commuove e fa sorridere, una partitura di voci, suoni, situazioni, personaggi, emozioni, musica e canzoni, dietro la quale echeggia la Storia, quella che qualcuno di noi può ancora raccontare di avere vissuto e che ha ancora molto da raccontare a tutti noi.

Quel giovedì 14 dicembre 1944.

Un gruppo di sei partigiani di Tradate parte alle 5 del mattino per effettuare un'azione di
sabotaggio nei pressi di Rescaldina dove arrivano attraversando campagne e boschi.
Il gruppo è formato da: Corbetta e Gaetana (nomi di battaglia), Aquilino Bresolin,
Renzo Ceriani, Ferdinando Crestani e Carlo Rossini.
Il gelo, durante le ore di cammino, determina il bisogno di entrare in un bar di Rescaldina.
I sei vengono individuati come partigiani da una spia che avvisa subito il comando militare
di Legnano. In brevissimo tempo il bar viene circondato dalle camice nere; i sei partigiani, accorgendosi della situazione, decidono di dividersi in due gruppi:
tre escono dall'uscita principale e tre da quella che si trova sul retro.
I primi tre riescono a fuggire incolumi. Gli altri, Bresolin, Crestani e Rossini vengono colpiti alle spalle mentre tentano di superare la cinta. Bresolin e Crestani muoiono subito, mentre Carlo Rossini viene lasciato per delle ore su una siepe con tre pallottole nel torace.
Viene seviziato per ottenere i nomi dei compagni, ma non parla ed infine viene trasportato all'ospedale di Legnano dove morirà domenica 17 dicembre 1944, all'età di 19 anni."
(E. Restelli, Tradate, profilo storico.)


Aquilino Bresolin
Nasce a Riese (Treviso) l'8 aprile 1926. Si trasferisce a Tradate con la famiglia. Entra a fare parte dei Gap (Gruppi Armati Patriottici). Quando viene ucciso ha diciotto anni.

L'ALTRA EVA
L’altra Eva fondata a Oleggio da Rita Mattachini e Romina Gambaro nel 1997, si propone di allestire spettacoli teatrali con particolare attenzione alle tematiche femminili, organizzare stage, collaborare con Enti e Amministrazioni per eventi culturali.
Al proprio attivo ha stage e corsi di: danza medio orientale, danze popolari, danze e musiche africane, narrazione, mimo, clownerie, giocoleria; eventi teatrali; stage sulla comunicazione attraverso il gioco, il movimento e l’improvvisazione; laboratori teatrali; laboratorio di espressione corporea con ragazzi disabili.
Ultimi spettacoli:
CALDARECAZU', 2003 testo e regia Serenella Isidori
NON E’ L’8 MARZO…OVVERO LA DONNA DEL TENENTE FRANCESE, 2005 testo di Gianni Lucini
GOBBO IL RE, STORTA LA REGINA, (teatro per ragazzi) 2006 testo di Aquilino e regia di Maria Eugenia D’Aquino
SOGNO IN CURVA……, liberamente ispirato a “Le notti di Cabiria” di F. Fellini, 2008 regia di Maria Eugenia D’Aquino
INFO: Rita Mattachini cell. 347-1406174 tel. 032191782


MARIA EUGENIA D'AQUINO
Attrice, è presente dal ‘84 sulle scene milanesi e in tournèe con un repertorio di vastissimo di prosa, teatro musicale, ecc, che spazia dal classico al contemporaneo, passando con disinvoltura da ruoli, comici, tragici e impegnati. Da Euripide, Shakespeare, Schiller, Pirandello, Ionesco, Pinter, Bukowski, Sartre, Céline, Copi, ecc. fino ai nuovi autori della drammaturgia italiana e inglese. Agli inizi del 2008, con il nucleo storico della Compagnia del Teatro Arsenale, fonda la nuova associazione PACTA . dei Teatri che gestisce ora il Teatro Oscar, a Milano.
Ama definirsi “agitatrice culturale”, difatti, ai suoi impegni principali di interprete, affianca un lavoro di progettazione di appuntamenti culturali che coinvolgono il teatro in diversi luoghi della città, svolge laboratori di teatro all’interno dei programmi didattici di diverse scuole della provincia, tiene lezioni per preparare audizioni di teatro, imparare a parlare in pubblico, conoscere i primi rudimenti dello stare in scena. Nel 2002 inventa il ‘Teatro in Matematica’ e SCIENZAinSCENA. Collabora come regista con diverse compagnie teatrali tra cui i Ceralacca e L’Altra Eva, di cui nel 2008 ha curato la regia dello spettacolo Sogno in curva.

ANDREA FABIANO
Forma e sviluppa la sua vocalità e il suo personale modo di far musica, suonando dal '93 a oggi con molteplici formazioni musicali. Dotato di una grande elasticità vocale e di una forte curiosità nei confronti dell’affascinante e variegato mondo della VOCE, cerca di esplorare a 360° le più svariate forme di espressione vocale, avvicinandosi anche alle tecniche estreme: le diplofonie prodotte dal Canto Armonico, il Vocal Fry, il Canto Gutturale e la più contemporanea Human Beatbox.
Avviene nel 2008 l’incontro sinergico con la compagnia teatrale L’ALTRA EVA, per la quale crea ed esegue dal vivo le musiche dello spettacolo “Sogno in curva”, tratto liberamente da “Le notti di Cabiria” di F. Fellini, con la regia di Maria Eugenia d’Aquino.
Attualmente suona e si esibisce con i seguenti progetti: DIVARIO (Elettro/Acoustic Power Trio), DELUXE (Hard Rock Band), WONDER TRIO (Stevie Wonder Tribute), OL3 (Experimental Acoustic Trio), KALI (Indie-Elettro/Pop), L’ALTRA EVA (Teatro-Canzone).
Per ulteriori info: www.myspace.com/andreafabiano