giovedì 30 settembre 2010
martedì 28 settembre 2010
L'ARLECCHINO A TBILISI
Directed By Giorgio Strehler
Restaged By Ferruccio Soleri
In Collaboration with Stefano de Luca
Set Designer Ezio Frigerio
Costume Designer Franca Squarciapino
Music By Fiorenzo Carpi
Movement Director Marise Flach
Lighting Designer Gerardo Modica
Set Designer Assistant Leila Fteita
Masks Amleto and Donato Sartori
Duration: 165 minutes
With Two Intermissions
Cast:
Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella, Leonardo de Colle, Alessandra Gigli, Francesco Guidi, Stefano Guizzi, Tommaso Minniti, Stefano Onori, Anna Maria Rossano, Giorgio Sangati, Giorgia Senesi
The Musicians:
Gianni Bobbio, Claudio Bondi, Franco Emaldi, Paolo Mattei, Elisabetta Pasquinelli
About Performance
Arlecchino was created by the legendary theatre and opera director Giorgio Strehler in 1947 and it is considered on one hand the definitive interpretation of commedia in the 20th century and, on the other hand, the Ambassador of Italian culture all over the world.
With three weddings, two duels, a dance number, a chase sequence, a love scene, a food fight and much more, Carlo Goldoni’s 18th century comedy is about a wily servant who gets the best of his masters in one of the classic works of commedia dell’arte.
Press
“Strehler’s Arlecchino may be allowed by years of acclaim”
(The New York Times, July 22)
“A definitive global interpretation, as good as Goldoni ever gets!”
(Chicago Tribune, November 25)
About Theatre
The Piccolo Teatro di Milano – Theatre of Europe, the most important Italian public theatre company which was founded by Giorgio Strehler and Paolo Grassi in 1947, has been touring all over the world with its successful theatre productions since 1950: conquering a vaster and vaster audience thanks to the high artistic level of Giorgio Strehler’s theatre direction. Especially though its international tours, the Piccolo Teatro has become in a very short time one of the most important theatre company in the world.
www.piccoloteatro.org
lunedì 27 settembre 2010
ESERCIZI DI REGIA
Le Cicale dell’Arconte propone, nella città di Milano, un percorso formativo guidato da Stefano de Luca, allievo e assistente di Strehler, in collaborazione con la sua compagnia teatrale LupusAgnus.
Il lavoro e la ricerca pedagogica del regista milanese si nutrono della costante dialettica tra la tradizione ereditata dal grande Maestro e la fortissima pulsione al rinnovamento. Questa forte dinamica artistica può certamente offrire un esempio e una fonte di stimolo per le giovani generazioni di teatranti che vogliano confrontarsi con la sfida della regia.
Il seminario verterà sui princìpi fondamentali della regia teatrale alla luce della preziosa eredità strehleriana rielaborate attraverso il particolare percorso artistico di Stefano de Luca.
I partecipanti avranno la possibilità di lavorare direttamente con il regista per cinque ore al giorno. Parte integrante del progetto sarà poi la partecipazione al dietro le quinte del lavoro della compagnia LupusAgnus diretta da Stefano de Luca, impegnata nella messa in scena della sua Trilogia della Famiglia. Insieme agli attori della compagnia: Marta Comerio, Tommaso Banfi, Annamaria Rossano, i partecipanti saranno coinvolti nelle prove del riallestimento di Verginella di Aquilino e introdotti ai processi creativi e ai metodi di lavoro che ispirano il lavoro di Stefano de Luca e di LupusAgnus .
Biografie
Stefano De Luca allievo di Giorgio Strehler alla scuola di Teatro del Piccolo, è stato assistente alla regia del Maestro in numerosi spettacoli tra cui: L’Arlecchino, servitore di due padroni, L’anima buona di Sezuan, L’eccezione e la regola, La grande magia, L’isola degli schiavi. Ha messo in scena oltre venti spettacoli in diversi paesi europei. Ha insegnato e condotto seminari in diverse accademie tra cui: Scuola del Maly e GITIS di Mosca, Accademy of Film and Drama di Budapest, Hochschule fur Darstellende Kunst di Stoccarda, Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
La Compagnia LupusAgnus, lavora in collaborazione con il drammaturgo Aquilino e si impegna ad approfondire e recuperare il rapporto tra autore ed esecutori del testo. Sta completando il lavoro sulla sua Trilogia della Famiglia. Questo trittico teatrale sul tema delle relazioni familiari ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano con Mamma Mammazza, è proseguito al Teatro Filodrammatici con Verginella e si completerà con il debutto di CaniCani al Teatro Binario 7 di Monza, dove si terrà una personale della compagnia nel febbraio 2011.
PROGRAMMA DI LAVORO
•Il programma di lavoro prevede:
- 30 ore complessive di lavoro condotte dal regista Stefano de Luca, con l'ausilio dei suoi collaboratori: attori, drammaturgo.
- 15 ore di dimostrazioni aperte del lavoro condotto dalla compagnia sullo spettacolo Verginella, durante le giornate del seminario.
•Orari: prove aperte LupusAgnus: 10-13. Seminario di regia: 14-19.
•Il seminario sarà aperto a max 20 partecipanti.
INFORMAZIONI E MODALITà DI PARTECIPAZIONE
Costo: 270 euro ( IVA inclusa) POSTI LIMITATI
RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE: INVIARE CURRICULUM VITAE A lecicaledellarconte@gmail.com - http://www.lecicaledellarconte.com/ Via Eustachi, 50 - 20129 Milano.
Le Cicale dell’Arconte, nella persona di Laura Lamonea, si prefigge di documentare l’evento e renderne disponibile per la consultazione ai fini di diventare materiale di studio.
Vorrei che questo seminario fosse un'occasione per interrogarsi insieme sul tema della regia teatrale oggi. Sul significato del mestiere di regista. Sul suo rapporto con la società, con il pubblico. Sulla tecnica. Esiste una tecnica per il regista o solo infiniti approcci personali? Come per l'attore così per il regista -o l'aspirante tale- si pone il problema di farsi strada attraverso una miriade di punti di riferimento. Vorrei che ci mettessimo insieme alla ricerca di un metodo di lavoro. Punto di partenza ineludibile: Il lavoro dei maestri.
Stefano de Luca
LE FURBERIE DI SCAPINO
Nel lavoro di Trifirò è innegabile che egli si sia concentrato sulla propria interpretazione, quasi un monologo con il contorno di altri sette attori che andavano e venivano, api operaie al servizio dell'ape regina. Considero, invece, una compagnia di teatro come un organismo in cui non esiste un protagonista (il cuore? il cervello? lo scheletro? il sistema nervoso?), in quanto tutti gli organi svolgono funzioni essenziali alla vita.
La rappresentazione vive se vivono tutti i suoi elementi. Ci vuole quindi, anzitutto, una fusione funzionale di scenografie, costumi, musiche...
Ogni attore respira con la compagnia, la compagnia regola il respiro dell'attore. La compagnia, insomma, costituisce un essere vivente e il pubblico se ne sta seduto ad osservarlo.
Mai osservato un animale? Un insetto? Non ci sono mai pause di vita, non c'è mai niente di disarmonico, niente di inutile, niente che non faccia piacere osservare.
Fluidità, continuità, partitura, arrangiamento degli attori come fossero strumenti, concertazione...
Dove va un attore quando esce di scena? E da dove viene quando rientra? Come riempire quei vuoti d'attore che scompare in chissà quale altra dimensione? Ma ci possono essere altre dimensioni? Il palcoscenico, il dietro le quinte, la platea... No, il teatro dev'essere un tutt'unico. Un unico respiro vitale lo avvolge tutto. Anche il pubblico fa parte della rappresentazione.
Se metto in scena un protagonista onnivoro, che discrepanza con l'apparizione di un personaggio a cui sono state riservate solo due battute! Creo un personaggio per una vita così breve? No, no, ci deve essere equilibrio tra i personaggi, sono tutti organi vitali di un organismo e vanno trattati con rispetto e considerazione.
Basta, mi fermo qui. C'è già abbastanza confusione.
Ce n'era così tanta, a Milano! Ci siamo andati, io e Betti, nel primo promeriggio a caccia di libri e siamo incappati nella baraonda del sabato. Brrr! Libraccio e Mondadori. Ho trovato "I Greci a teatro" di Baldry (mooolto interessante). "Il conte Karlstein" di Pullman. "Gente del Medioevo" di Fossier. "Il macedone" di Guld (mah!). E infine di Boyer "E l'uomo creò gli dei - come spiegare la religione", anche questo mooolto interessante. Anche perché, dopo la trilogia sulla famiglia, sto ipotizzando una trilogia sulla religione: Bibbia, Gesù e Papa. Ma è solo un'idea.
LE FURBERIE DI SCAPINO
di Molière
con Claudio Migliavacca, Giovanni Battaglia , Andrea Brancone, Donato Mazzarella, Sonia Bonacina, Giulia Viana, Roberto Trifirò , Marco Graffeo
scene Isabella Spinelli, costumi Sonia Bonacina
realizzati da Sartoria di Luna – Seregno – dipinti a mano da Elisa Elli
Luci Luca Siola , Suono Fabio Cinicola
Maestro di canto Angelo Rugolotti
Trucco Lorena Smaniotto
Assistente alla regia Alberto Bassi
Assistente alle scene Rosella Colombo
“Dopo aver messo in scena e recitato autori dalle complesse psicologie, fra gli altri Pirandello, Cechov, Beckett, Shakespeare, e aver sperimentato la drammaturgia del 900 con i suoi pessimismi, nevrosi, patologie sempre cercando da un lato di tendere la mano alla grande tradizione a cui sono strettamente legato e dall'altro di reinterpretarla con il respiro necessariamente mutato del mio tempo, è nato in me il forte desiderio di confrontarmi e far vivere una pièce ricca di aneliti e di forza corporea in cui l'azione è divorante e c'è un continuo movimento che tende ad una comicità brutale, una pièce in cui trionfa, grazie al genio di Molière, il meccanismo puro del teatro: Le furberie di Scapino.”
R. Trifirò
venerdì 24 settembre 2010
giovedì 23 settembre 2010
LE MUSICHE DI CANICANI: Marco Mojana
mercoledì 22 settembre 2010
Il meraviglioso "Don Giovanni" di Stefano
D'Armonia, di sangue
CANICANI
mercoledì 15 settembre 2010
VILLON A CERTI POLITICI
Sono un pappone e lei è la mia troia.
Chi è il migliore? Stiamo bene insieme,
l'uno val l'altra, tale al gatto il ratto.
La sozzura ci piace e ce l'abbiamo,
fuggiamo onore ed onore ci fugge,
qui nel bordello dove è casa nostra.
(Ballata di Francois Villon, da "Il testamento e la ballata degli impiccati", Einaudi, trad. di Antonio Garibaldi)
domenica 12 settembre 2010
IL PIU BELLO DI TUTTI I FRATELLI D'ITALIA
sabato 11 settembre 2010
mercoledì 8 settembre 2010
NELLA CASA DELLA RESISTENZA
martedì 7 settembre 2010
L'ARLECHIN AL VIA
domenica 5 settembre 2010
IL PIU' BELLO DI TUTTI I FRATELLI - presentazione
IL PIÙ BELLO DI TUTTI I FRATELLI
di Aquilino
Regia di Maria Eugenia D’Aquino
Con Romina Gambaro, Rita Mattachini, Andrea Fabiano
Luci di Maurizio Labella
Costumi di Alice Bonanno
Scene e grafica di Alessandra Bisio, Efrem Demarchi, Massimo Salsa
Teatro e musica
di Maria Eugenia D’Aquino
Una sposa alla soglie delle nozze, una festa annunciata, una tappa importante nella vita di una donna: nella trepidazione della vigilia affiorano i ricordi, le emozioni, i dubbi....
E così prende corpo una storia, la storia di Gina, della sua mamma e del suo fratello più bello. Due attrici e un music-attore danno vita a uno dei testi più intensi di Aquilino, che qui racconta la vita di sua madre, l'infanzia contadina nel Veneto fascista, l’avventura in Libia, l'emigrazione in Lombardia, l'assassinio del fratello partigiano, il matrimonio.
Una storia che appassiona, commuove e fa sorridere, una partitura di voci, suoni, situazioni, personaggi, emozioni, musica e canzoni, dietro la quale echeggia la Storia, quella che qualcuno di noi può ancora raccontare di avere vissuto e che ha ancora molto da raccontare a tutti noi.
Quel giovedì 14 dicembre 1944.
Un gruppo di sei partigiani di Tradate parte alle 5 del mattino per effettuare un'azione di
sabotaggio nei pressi di Rescaldina dove arrivano attraversando campagne e boschi.
Il gruppo è formato da: Corbetta e Gaetana (nomi di battaglia), Aquilino Bresolin,
Renzo Ceriani, Ferdinando Crestani e Carlo Rossini.
Il gelo, durante le ore di cammino, determina il bisogno di entrare in un bar di Rescaldina.
I sei vengono individuati come partigiani da una spia che avvisa subito il comando militare
di Legnano. In brevissimo tempo il bar viene circondato dalle camice nere; i sei partigiani, accorgendosi della situazione, decidono di dividersi in due gruppi:
tre escono dall'uscita principale e tre da quella che si trova sul retro.
I primi tre riescono a fuggire incolumi. Gli altri, Bresolin, Crestani e Rossini vengono colpiti alle spalle mentre tentano di superare la cinta. Bresolin e Crestani muoiono subito, mentre Carlo Rossini viene lasciato per delle ore su una siepe con tre pallottole nel torace.
Viene seviziato per ottenere i nomi dei compagni, ma non parla ed infine viene trasportato all'ospedale di Legnano dove morirà domenica 17 dicembre 1944, all'età di 19 anni."
(E. Restelli, Tradate, profilo storico.)
Aquilino Bresolin
Nasce a Riese (Treviso) l'8 aprile 1926. Si trasferisce a Tradate con la famiglia. Entra a fare parte dei Gap (Gruppi Armati Patriottici). Quando viene ucciso ha diciotto anni.
L’altra Eva fondata a Oleggio da Rita Mattachini e Romina Gambaro nel 1997, si propone di allestire spettacoli teatrali con particolare attenzione alle tematiche femminili, organizzare stage, collaborare con Enti e Amministrazioni per eventi culturali.
Al proprio attivo ha stage e corsi di: danza medio orientale, danze popolari, danze e musiche africane, narrazione, mimo, clownerie, giocoleria; eventi teatrali; stage sulla comunicazione attraverso il gioco, il movimento e l’improvvisazione; laboratori teatrali; laboratorio di espressione corporea con ragazzi disabili.
Ultimi spettacoli:
CALDARECAZU', 2003 testo e regia Serenella Isidori
NON E’ L’8 MARZO…OVVERO LA DONNA DEL TENENTE FRANCESE, 2005 testo di Gianni Lucini
GOBBO IL RE, STORTA LA REGINA, (teatro per ragazzi) 2006 testo di Aquilino e regia di Maria Eugenia D’Aquino
SOGNO IN CURVA……, liberamente ispirato a “Le notti di Cabiria” di F. Fellini, 2008 regia di Maria Eugenia D’Aquino
INFO: Rita Mattachini cell. 347-1406174 tel. 032191782
Attrice, è presente dal ‘84 sulle scene milanesi e in tournèe con un repertorio di vastissimo di prosa, teatro musicale, ecc, che spazia dal classico al contemporaneo, passando con disinvoltura da ruoli, comici, tragici e impegnati. Da Euripide, Shakespeare, Schiller, Pirandello, Ionesco, Pinter, Bukowski, Sartre, Céline, Copi, ecc. fino ai nuovi autori della drammaturgia italiana e inglese. Agli inizi del 2008, con il nucleo storico della Compagnia del Teatro Arsenale, fonda la nuova associazione PACTA . dei Teatri che gestisce ora il Teatro Oscar, a Milano.
Ama definirsi “agitatrice culturale”, difatti, ai suoi impegni principali di interprete, affianca un lavoro di progettazione di appuntamenti culturali che coinvolgono il teatro in diversi luoghi della città, svolge laboratori di teatro all’interno dei programmi didattici di diverse scuole della provincia, tiene lezioni per preparare audizioni di teatro, imparare a parlare in pubblico, conoscere i primi rudimenti dello stare in scena. Nel 2002 inventa il ‘Teatro in Matematica’ e SCIENZAinSCENA. Collabora come regista con diverse compagnie teatrali tra cui i Ceralacca e L’Altra Eva, di cui nel 2008 ha curato la regia dello spettacolo Sogno in curva.
ANDREA FABIANO
Forma e sviluppa la sua vocalità e il suo personale modo di far musica, suonando dal '93 a oggi con molteplici formazioni musicali. Dotato di una grande elasticità vocale e di una forte curiosità nei confronti dell’affascinante e variegato mondo della VOCE, cerca di esplorare a 360° le più svariate forme di espressione vocale, avvicinandosi anche alle tecniche estreme: le diplofonie prodotte dal Canto Armonico, il Vocal Fry, il Canto Gutturale e la più contemporanea Human Beatbox.
Avviene nel 2008 l’incontro sinergico con la compagnia teatrale L’ALTRA EVA, per la quale crea ed esegue dal vivo le musiche dello spettacolo “Sogno in curva”, tratto liberamente da “Le notti di Cabiria” di F. Fellini, con la regia di Maria Eugenia d’Aquino.
Attualmente suona e si esibisce con i seguenti progetti: DIVARIO (Elettro/Acoustic Power Trio), DELUXE (Hard Rock Band), WONDER TRIO (Stevie Wonder Tribute), OL3 (Experimental Acoustic Trio), KALI (Indie-Elettro/Pop), L’ALTRA EVA (Teatro-Canzone).
Per ulteriori info: www.myspace.com/andreafabiano