domenica 25 novembre 2012

ARTEMISIA, APPLAUSI TUTTI IN PIEDI!


Cinque ore per allestire uno spettacolo sono poche, e non assicurano la perfezione. Siamo i primi a saperlo. Ma siamo anche convinti che molte operazioni di perfezionamento pignolo e sapiente vengono effettuate su messe in scena scipite, banali e prive di emozioni. Allora viva questa Artemisia esplosiva, calda, penetrante, emozionante e commovente! Un'ovazione, la gente tutta in piedi ad applaudire. Alla fine, abbiamo visto gente con le lacrime agli occhi e se questo non è uno degli obiettivi del teatro… Non abbiamo fatto piangere con i meccanismi struggenti e inconsistenti di una telenovela, ma con la verità di un personaggio forte, che non ha mai soffocato i propri sentimenti e le proprie passioni. L’abbiamo fatto con semplicità, senza presunzioni, cercando dentro di noi le rispondenze tra parole e stato d’animo, donando al pubblico la nostra autenticità interiore.
Teatro povero, con effetti speciali più di idee che di tecnologia. Un gioco tra recitazione e musica che va alla ricerca del punto di unione, del ritmo che le fonde e si riverbera nell’animo. Teatro che sorprende, emoziona, affascina, ecco il nostro manifesto.
Se abbiamo occasioni di replicarlo, lo perfezioniamo, certo. Ieri sera comunque è piaciuto molto così e ne siamo contenti. Sono soddisfatto di Laura, davvero appassionata e vera. Soddisfatto dell’esordio di Carlo e Lorenzo; emozionati, ma calati nella parte da autentici professionisti. Soddisfatto delle loro straordinarie musiche originali, un valore che sorprende coloro che ritengono i giovani solo dei perditempo. Un grazie a tutti i partecipanti.

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