venerdì 8 marzo 2013

PROPOSTA PER REPLICHE


Il Comitato Genitori, in collaborazione con l’I.C. Verjus di Oleggio, presenta “DIETRO LA PORTA”, spettacolo con i bambini del Corso di Teatro organizzato nella scuola.


Gli otto interpreti: Andrea Boraso e Giovanni Canone (classe Quinta); Michela Aldera, Lorenzo Bedale, Giada Campesan, Luca Caramori, Giada Magnaghi e Amanda Picone (classe Quarta).

Testo e regia di Aquilino.

“Dietro la porta” è uno spettacolo costruito sugli effetti sonori.  
Lo spunto per la drammaturgia è offerto da una situazione: otto bambini di nove-dieci anni sono stati convocati in una stanza non si sa per quale motivo. Essi non si conoscono e sono diversi l’uno dall’altro (l’assillato dalla madre, il calciatore, il tipo clownesco, la bulla, l’aspirante star, l’appassionato di fantasy, la saputella, la dark). Scoprono di essere stati chiusi a chiave dentro la stanza e quando tentano di aprire la porta di fronte a loro… si sente il verso terrificante di Godzilla.
Ha inizio una vicenda fatta di attese, paure, giochi, dispetti, sconforti, invenzioni… Ogni azione è stimolata da un effetto sonoro: tic tac, gocciolio, cane furioso, bambino che piange, esplosione, telefono, sirena polizia, musiche varie, temporale, rumore di passi…
Gli otto bambini superano la barriera dell’anonimato e cercano nella solidarietà e nella cooperazione la soluzione ai loro problemi. Evadono dalla prigione salendo sopra un treno di fantasia, in un tripudio di fuochi artificiali. Più che evasione è un passo al di là di tutte le porte chiuse, alla ricerca di sé stessi e della libertà di crescere, come recita la filastrocca iniziale:
C’era una volta la porta
di questa favola corta.
Chiusa la porta, fermo il cammino,
dove credi di andare, bambino?
Vado lontano, questo risponde,
dove sul mare brillan le onde.
Dietro la porta un mistero:
sarà falso ciò che è vero?
Attento, bambino che vai lontano,
chiedi a qualcuno di darti la mano.
Apro la porta e vado da solo,
un passo, un altro e poi spicco il volo.
La porta s’è aperta e richiusa,
la storia qui sembra conclusa.
Ma un altro bambino arriva gridando:
apriti, porta, son io che comando!

ESIGENZE TECNICHE: unica scenografia la porta e otto sedie (portate da noi); presa elettrica per collegare computer e altoparlanti.

Nessun commento: