Il Comitato Genitori, in collaborazione con l’I.C. Verjus di
Oleggio, presenta “DIETRO LA PORTA”, spettacolo con i bambini del Corso di
Teatro organizzato nella scuola.
Gli otto interpreti: Andrea Boraso
e Giovanni Canone (classe Quinta); Michela Aldera, Lorenzo Bedale, Giada
Campesan, Luca Caramori, Giada Magnaghi e Amanda Picone (classe Quarta).
Testo e regia di Aquilino.
“Dietro la porta” è uno spettacolo
costruito sugli effetti sonori.
Lo spunto per la drammaturgia è offerto
da una situazione: otto bambini di nove-dieci anni sono stati convocati in una
stanza non si sa per quale motivo. Essi non si conoscono e sono diversi l’uno
dall’altro (l’assillato dalla madre, il calciatore, il tipo clownesco, la
bulla, l’aspirante star, l’appassionato di fantasy, la saputella, la dark).
Scoprono di essere stati chiusi a chiave dentro la stanza e quando tentano di
aprire la porta di fronte a loro… si sente il verso terrificante di Godzilla.
Ha inizio una vicenda fatta di attese,
paure, giochi, dispetti, sconforti, invenzioni… Ogni azione è stimolata da un
effetto sonoro: tic tac, gocciolio, cane furioso, bambino che piange,
esplosione, telefono, sirena polizia, musiche varie, temporale, rumore di passi…
Gli otto bambini superano la barriera
dell’anonimato e cercano nella solidarietà e nella cooperazione la soluzione ai
loro problemi. Evadono dalla prigione salendo sopra un treno di fantasia, in un
tripudio di fuochi artificiali. Più che evasione è un passo al di là di tutte
le porte chiuse, alla ricerca di sé stessi e della libertà di crescere, come recita
la filastrocca iniziale:
C’era una
volta la porta
di questa
favola corta.
Chiusa la
porta, fermo il cammino,
dove credi
di andare, bambino?
Vado
lontano, questo risponde,
dove sul
mare brillan le onde.
Dietro la
porta un mistero:
sarà falso
ciò che è vero?
Attento,
bambino che vai lontano,
chiedi a
qualcuno di darti la mano.
Apro la
porta e vado da solo,
un passo, un
altro e poi spicco il volo.
La porta s’è
aperta e richiusa,
la storia
qui sembra conclusa.
Ma un altro
bambino arriva gridando:
apriti,
porta, son io che comando!
ESIGENZE TECNICHE:
unica scenografia la porta e otto sedie (portate da noi); presa elettrica per
collegare computer e altoparlanti.
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