Otto bambini di nove e dieci anni. Lasciati soli in una stanza chiusa. Dalla porta provengono: versi di Godzilla, gocciolii, pianti, urla, sirene, spari, latrati, carillon, musiche... I bambini-attori reagiscono agli stimoli sonori con: movimenti ritmici, sfoghi emotivi, giochi. Alla fine sarà l'immaginazione a fornire loro una via di fuga.
Teatro che non rifà il verso alla televisione. Il teatro non vive di soli lustrini e comicità superficiale. Un atto unico propedeutico: come muoversi, come esprimersi, come relazionarsi. Un corpo in movimento armonico. Una voce che sa variare. Una presenza scenica sicura. I bambini del primo corso di teatro organizzato dal Comitato Genitori sono stati chiamati "Passerotti" (era ancora vivo il Teatro dei Passeri, diventato ora Tecneke). I Passerotti hanno acquisito alcune tecniche di base per mettersi a volare. Per loro si è spalancata la porta di un luogo magico, il teatro. Con prove severe, giochi di improvvisazione, tante risate, (faticoso) apprendimento di attenzione e autocontrollo, disponibilità alla collaborazione e al rispetto per gli altri, i Passerotti volano sopra la platea accolti dagli applausi.
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