martedì 26 febbraio 2008

LUPUSAGNUS E LA BARCA DEI COMICI


Ricevo da Stefano. "Io sono impegnato -con Marta e
Tommaso- nelle prove di "La barca dei comici" che debutta il prossimo lunedì
a Piacenza. Poi parto per Pechino con Sergio, Giorgia e Anna. Lupusagnus
si fa in due...
Questo è il link ad alcune delle foto di "Mamma mammazza" fatte a Roma.
http://picasaweb.google.it/stefano.lupusagnus/MammaMammazza


Scrive Enrico Marcotti sul quotidiano Libertà di Piacenza del 22 giugno: "All'inizio era poco più che un'idea, poi era diventata un'ossessione. Quella di portare in scena i Memoires di Goldoni era la grande sfida di Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano. Un'ipotesi che, purtroppo, non ha mai potuto realizzarsi perché il regista morì proprio pochi mesi prima che il progetto cominciasse il suo Iter.
Ora, in occasione dei 300 anni dalla nascita del grande drammaturgo veneziano, diventa lo spunto per uno spettacolo, La barca dei comici che, in scena nel 2007, vedrà una nuova collaborazione tra Piccolo Teatro di Milano e Teatro Gioco Vita di Piacenza.
In pratica una coproduzione che, dopo il bell'esperimento di Miracolo a Milano vede di nuovo insieme le due istituzioni teatrali guidate da Sergio Escobar e Diego Maj in un'avventura prestigiosa che va ad incastonarsi nelle iniziative del Piccolo per festeggiare l'autore che tanta parte ha avuto nella storia dello Stabile milanese.
La barca dei comici, drammaturgia di Stella Casiraghi e Stefano De Luca, che, allievo di Strehler, firma anche la regia, avrà dunque scene e ombre di Gioco Vita firmate dal regista Fabrizio Montecchi, le musiche di Fiorenzo Carpi e i costumi di Luisa Spinatelli.
Il lavoro si ispirerà ad un episodio raccontato nei Memoires di Strehler quando Goldoni ebbe il primo incontro col teatro. All'età di 14 anni, infatti, a Rimini, Goldoni lascia la scuola dei Domenicani e fugge in barca con una compagnia di comici per raggiungere la madre a Chioggia, lasciando per sempre gli studi di filosofia. Lo spettacolo è in sostanza un pretesto per raccontare la storia di Goldoni e il suo amore per il teatro. Si tratta di pezzi della sua biografia tra la Commedia dell'Arte, i suoi lavori e la riforma del teatro attuata dal grande veneziano. In pratica un modo per narrare a giovani, ma anche ad adulti, le emozioni del teatro inteso come metafora della vita.(...)
«Uno spettacolo - osserva Diego Maj - che assume un significato ancora più forte rispetto al lavoro precedente. Qui c'è un omaggio a Strehler, al teatro e a Goldoni. Inoltre, saranno gli attori del Piccolo a muovere le sagome, ad assumere cioè competenze di solito appannaggio dei nostri animatori (...)»".

1 commento:

Anonimo ha detto...

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