mercoledì 27 febbraio 2008

POESIA NOVE


Lo pensavi lontano almeno quanto

l’impossibile, il giorno che invece un mattino

la nebbia ti spinge negli occhi sbarrati

per lo stupore. Oggi nessuno più ti racconta

le storie d’infanzia e dell’età

dell’amore,

oggi nessuno ti può consolare. Tu ascolti

il tuo silenzio più antico,

ti si chiude lo sguardo alle cose

ed è davvero fine.

Ma fuori il sole dirada ogni foschia, e quanta luce!

Eppure il tuo buio non può penetrare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La poesia NOVE,è bellissima, la poesia OTTO mi ha riportata su esperienze gia' vissute, ma volutamente dimenticate. D'ora in poi non faro' piu' come lo struzzo che.... Grazie