martedì 11 marzo 2008

MEDIOEVO UNO

"Un mondo mal alimentato o sottoalimentato, mal protetto, alla mercé di una natura ribelle, immagina senza fatica un paese di sogno dove la sovrabbondanza è la regola, una cuccagna in cui la natura è definitivamente soggiogata, dove l'elemento magico è la normalità, dato che nella pratica quotidiana la realtà sono le limitazioni o lo stretto necessario. E i potenti si distinguono dagli altri per il superfluo... una larghezza che è tanto uno spreco quanto una vana ostentazione. Gl'ipernutriti... hanno una prodigiosa vitalità, una forza strabiliante, un carattere violento, un temperamento sanguigno. I malnutriti, indeboliti dai digiuni e dalle privazioni, soggetti talvolta a ingerire vegetali tossici, sono più facilmente degli allucinati, accessibili alle emozioni e ai terrori. Una natura ostile e temuta, una foresta cupa e nera, infestata da lupi e briganti, rafforzano il senso dell'insicurezza, e possono portare gli uomini a sentire con più forza la solidarietà di gruppo, a unirsi in seno a una comunità, ad accettare più facilmente un ordine che possa garantire la pace."
Robert Delort, LA VITA QUOTIDIANA NEL MEDIOEVO, Laterza, 2006.

Di che cosa si parla? Di politici e programmi, di gratta e vinci e chiesa cattolica, di giungle metropolitane e governi di destra, di "valori" sentinelle dell'ordine sociale e di sfruttamento della miseria sia materiale sia spirituale. Ricordiamoci che: Dio ha voluto che alcuni degli uomini fossero signori e altri invece servi (cartulario abbazia Saint-Laud d'Angers) e che il povero esiste solo in funzione dell'elemosina che gli fa il ricco per avere il perdono dei propri peccati. Il povero non è destinato al paradiso, luogo troppo puro per lui. Nel Medioevo. Ora il povero ha comunque la televisione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ora siamo nel terzo Millennio
e non è cambiato granchè rispetto al Medioevo. Che vergogna caro Aquilino!
Un caro saluto.