giovedì 4 novembre 2010

GLI DEI MALEVOLI


L'ho finito, e ho anche già cominciato "Se muore l'Arlecchino", terzo capitolo della vita di Albino Guidi sottoposta al Fato e alle interferenze di Atena. Tra un libro e l'altro c'è sempre un vuoto terrificante che per fortuna dura solo pochi giorni. Nausea per la tastiera, la mente confusa e insieme vuota e apatica, l'incapacità di organizzare parole e idee, il silenzio perfino nel dormiveglia, quando di solito tutto s'illumina...
L'ho finito e ora è lì che mi guarda e io guardo lui, il futuro probabile libro, e dico: "E adesso, caro inedito, che cosa facciamo?". Lui niente, io non lo so. Molte case editrici di serie A non danno nemmeno più indicazioni sul ricevimento degli inediti. Sono tanti anni che pubblico e ancora mi chiedo: ma come si fa a pubblicare? Se qualche editrice mi legge, si faccia avanti, per favore. Intanto, lo mando alla Robin che finora mi ha accolto bene.
Sono dodici racconti, rielaborazioni libere di miti piccoli e grandi, un itinerario che parte da Eurinome e dal suo uovo di creazione e si conclude sempre con Eurinome che lascia disgustata la terra (disgustata da uomini e dei) e se ne va in giro per l'universo "sempre più in là". Che cosa cerca? Vita, vita, vita che non sia chiusura, opposizione, violenza, egoismo, intolleranza...
E così sulla Terra chi rimane? Zeus che pensa solo a stuprare ninfe e abbandona gli uomini a un destino di sopraffazione e infelicità.
Quando tornerà Eurinome? Abbiamo bisogno di qualità "femminili". Abbiamo bisogno di una "Madre Terra. Ecco i titoli:

Un giorno ucciderai Eurinome
Eracle non ci pensò due volte
Tifone s’impadronì del falcetto
Pandora nella sua nudità
Deucalione fece la volontà del padre
Ma poi suonò Marsia
Artena osservava accarezzando il rosmarino
Attis la seguì in silenzio
Dafni si sentì raddolcire il cuore
Sarò madre di dei, Asteria
Persefone scolpita nell’ombra
Un turbine rapì Alcesti
“Sii il tuo dio!” gridò Eurinome


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