martedì 23 novembre 2010

SAN CASCIANO DEI BAGNI






Sabato pomeriggio a Siena, Pinacoteca e Cattedrale, ottimo pranzo nelle vicinanze, tempo buono. La sera siamo a San Casciano. Avevamo programmato la domenica a Pitigliano e dintorni, ma il nubifragio ci fa rientrare nel pomeriggio. Visitiamo la cittadina, il castello degli Orsini, acquistiamo dolci ebraici, pranziamo (tagliatelline ai carciofi, filetto ai fichi e aceto aromatico) e via in fuga sotto un diluvio verticale. Le vie Cave alla prossima occasione. All'agriturismo incontriamo Luca Novelli, due chiacchiere. Lunedì mattina incontro gli alunni delle cinque classi elementari, in tutto 65. Sono ragazzi molto simpatici, sensibili e spontanei, stare con loro è un piacere. Hanno letto "Ti salverò Canaglia" e io presento "Orrendi per sempre". Moltissime domande sul libro e sull'autore, qualche gioco, poi la sede si presta per piccole drammatizzazioni, che affrontano con spirito e capacità . Grande divertimento.
Da Wikipedia:

Il Teatro Comunale ex Accademia dei Georgofili Accalorati è un teatro situato a San Casciano dei Bagni.

In questo importante e attivo centro della Valdichiana già sul finire del '700 era attiva l'Accademia dei Georgofili Accalorati che aveva realizzato un teatro prima del 1785. A quella data infatti risale una supplica dell'Accademia al Granduca Pietro Leopoldo per poter conservare il proprio teatro che, in base a disposizioni emanate dal governo lorenese, doveva essere chiuso.

Il teatro subì profonde trasformazioni fra il 1936-37 quando venne adattato a sede della locale Casa del Fascio. In quell'occasione, su progetto dell'architetto Alfredo Corradini, la sua disposizione venne capovolta e fu creata una nuova galleria sul lato opposto a quella originaria. Dopo la guerra, al piano superiore, ha ospitato le sedi di partiti politici e dell'"Artigianato senese". Prima della sua chiusura per inagibilità, il teatro è stato utilizzato come cinematografo (fino al 1979) e come sala prove per la locale Filarmonica (fino al 1983).

Dopo un opportuno e consistente restauro, su progetto dell'architetto Giampiero Chiucini, il teatro ha ripreso la sua attività nel 1999 proponendosi come uno spazio ideale per piccoli spettacoli e iniziative pubbliche.

Saluti, Davide mi abbraccia: resta ancora...
Un altro ottimo pranzo (bresaola con agrumi, paté di pollo con mela e miele, la pinolata...) e lasciamo la bellissima cittadina. Le terre senesi sono un incanto. La gente senese è straordinaria. Arrivederci all'anno prossimo.

La foto dell'asino l'ha scattata Betti con questo commento:

...l'asino simbolo di regalità e di saggezza tra gli Indoeuropei dell'Anatolia e in particolare gli Ittiti, e fra gli Hyksos che ad essi erano connessi. Sappiamo che, nel mondo ittita e in quello hyksos, le lunghe orecchie dell'asino erano un simbolo regale e sapienziale, collegato alla sacralità stessa dell'orecchio che, secondo la dottrina brahmanica poi accolta nell'apparato simbolico buddhista (si pensi alle lunghe orecchie del Buddha) è la sede del Brahman e l'organo attraverso il quale si accede alla conoscenza del mondo invisibile. W i somari!

Nessun commento: