LABORATORIO DI LUPUSAGNUS PER LA SCUOLA MEDIA
PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA
Laboratorio in occasione di “Mamma mammazza”
“Lupusagnus nella scuola media”
12 - 15 - 19 dicembre 2008
Il laboratorio, per un totale di sette ore, si è svolto presso la Scuola Media “Arcadia-Pertini” di via dell’Arcadia in zona Missaglia. Ha interessato la classe Seconda sez. O a orientamento musicale, composta da 22 alunni, 10 maschi e 12 femmine.
Il progetto è stato seguito dai docenti Nadia Da Rold, di Lettere, e Paolo Gaino, di Sostegno.
Venerdì 12 dicembre, dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Sono presenti il regista e l’autore di “Mamma mammazza”, Stefano De Luca e Aquilino.
Si presenta “Bande metropolitane”, un incipit di cinque cartelle alla cui messa in scena di lavorerà.
Plot: due bande di città, gli Scorpioni ricchi e sprezzanti e gli Scarafaggi poveri e popolari, si affrontano e si scontrano sotto gli sguardi della gente. Le sorelle dei copobanda sono innamorate ognuna del capobanda nemico.
I personaggi sono otto e vengono subito reperiti gli interpreti. Il resto della classe interpreterà la gente per strada e sarà sempre presente sul palcoscenico.
Training: esercizi sulla consapevolezza dello spazio e sulle interazioni tra gli attori.
Ricerca delle caratterizzazioni dei personaggi. Prove della prima parte.
Lunedì 15 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00
Sono presenti Aquilino e Tommaso Banfi.
Esercizi sulla consapevolezza corporea e sulla voce. Ascolto delle musiche mixate per lo spettacolo. Interventi coreografici: i movimenti della gente per strada che diventa il coro e commenta l’azione.
Rifinitura della caratterizzazione degli appartenenti alle bande. Esercizi di interpretazioni per le due innamorate.
Laboratorio in occasione di “Mamma mammazza”
“Lupusagnus nella scuola media”
12 - 15 - 19 dicembre 2008
Il laboratorio, per un totale di sette ore, si è svolto presso la Scuola Media “Arcadia-Pertini” di via dell’Arcadia in zona Missaglia. Ha interessato la classe Seconda sez. O a orientamento musicale, composta da 22 alunni, 10 maschi e 12 femmine.
Il progetto è stato seguito dai docenti Nadia Da Rold, di Lettere, e Paolo Gaino, di Sostegno.
Venerdì 12 dicembre, dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Sono presenti il regista e l’autore di “Mamma mammazza”, Stefano De Luca e Aquilino.
Si presenta “Bande metropolitane”, un incipit di cinque cartelle alla cui messa in scena di lavorerà.
Plot: due bande di città, gli Scorpioni ricchi e sprezzanti e gli Scarafaggi poveri e popolari, si affrontano e si scontrano sotto gli sguardi della gente. Le sorelle dei copobanda sono innamorate ognuna del capobanda nemico.
I personaggi sono otto e vengono subito reperiti gli interpreti. Il resto della classe interpreterà la gente per strada e sarà sempre presente sul palcoscenico.
Training: esercizi sulla consapevolezza dello spazio e sulle interazioni tra gli attori.
Ricerca delle caratterizzazioni dei personaggi. Prove della prima parte.
Lunedì 15 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00
Sono presenti Aquilino e Tommaso Banfi.
Esercizi sulla consapevolezza corporea e sulla voce. Ascolto delle musiche mixate per lo spettacolo. Interventi coreografici: i movimenti della gente per strada che diventa il coro e commenta l’azione.
Rifinitura della caratterizzazione degli appartenenti alle bande. Esercizi di interpretazioni per le due innamorate.
Venerdì 19 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00
È presente solo Aquilino accompagnato da Claudio Filippelli, giornalista ed esperto di teatro per ragazzi, che scriverà un articolo per “Sipario”.
Gli alunni hanno studiato alla perfezione tutte le parti, per cui si può procedere e mettere in scena tutto il testo. Ci sono delle sostituzioni di interpreti perché molti hanno manifestato il desiderio di sperimentare il lavoro dell’attore.
Si rifinisce la prima parte, soprattutto per quanto riguarda il ruolo della gente per strada. Ognuno si caratterizza in modo diverso. Si stabiliscono gli interventi del “coro” sia come movimenti sia come commenti a quanto avviene in scena.
La coreografia viene così definita.
Si prova anche la seconda parte e si può infine rappresentare nella sua totalità lo spettacolo, compresi i saluti finali.
COMMENTI
Invitati a esprimere la loro opinione, gli alunni si sono detti entusiasti dell’esperienza. Un poco delusi alcuni del “coro”. Inizialmente più distaccati, hanno poi espresso il desiderio di interpretare anche loro un personaggio.
Se si dovesse ripetere il laboratorio, occorre un incontro iniziale dell’autore con la classe, in modo che il testo venga scritto su misura.
La durata dovrebbe essere di una decina di ore, in modo da consolidare i risultati con alcune prove finali.
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