lunedì 1 dicembre 2008

POESIA VENTITRE'


Mondo d’acqua, di fango. La pioggia sputi
dal cielo, dice Chiara. Se ne va non sa
dove: e fuori piove.
Un passo ancora e potresti
inabissarti in una torbida
pozzanghera, la voce di vetro il tintinnio
delle gocce sul cemento, e poi lo scroscio il tuo respiro
e l’urlo del vento.
Fuori piove.
Sta’ qui, nel camino acceso la fiamma
dice: sta’ qui. Vaga lo sguardo dai libri alle cose
raccolte per strada come randagi
hai dato loro asilo sta’
qui. Vagano i passi itinerari sicuri
niente si muove, qui: e fuori piove.

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