''Mamma Mammazza'' in scena
la violenza che s'annida in famiglia
- 1 febbraio 2011
- Cultura e Spettacoli
Monza -“Febbraio sarà un mese speciale per il nostro teatro. Per la prima volta abbiamo deciso di dedicare una personale ad una giovane compagnia, LupusAgnus, formata al suo interno da cinque bravissimi attori e registi cresciuti alla scuola del Piccolo Teatro di Milano che hanno deciso per questa trilogia dedicata alla famiglia di mettersi insieme a lavorare e a dare voce ad un proprio percorso artistico. Una trilogia sconcertante, che nelle sue prime due tappe – la terza è una prima assoluta – ha affascinato, divertito e fatto molto discutere”.
Al giro di boa della stagione di prosa, Corrado Accordino invita il pubblico del Binario 7 ad una profonda riflessione sulla famiglia nella società di oggi, sempre più spesso al centro di drammi inquietanti. Si parte sabato 5 e domenica 6 febbraio con “Mamma mammazza”. Segue il 12 e 13 “Verginella”, per concludere il 19 e il 20 con “Canicani”. Sarcastico, sconvolgente, sempre sul filo di un'ironia tragica, Aquilino - l'autore dei tre testi – riflette come in uno di quegli specchi deformanti da luna park vizi, perversioni, mostruosità, intrinseche storture dei legami familiari. “Mamma mammazza” è uno spettacolo che svela nella sua trama profonda cattiveria. E' interpretato da Giorgia Senesi, Tommaso Banfi, Marta Comerio, Sergio Leone e Annamaria Rossano. Cura la regia Stefano de Luca.
In scena cinque personaggi protagonisti di una storia assurda. C'è Piero che esibisce al parco le proprie 'vergogne' ad un'incauta runner. Dopo il fattaccio, torna a casa. La madre, una sorta di mostro, una medea del ventunesimo secolo, lo respinge, lo aggredisce, lo tortura verbalmente e non solo. Lo umilia, lo massacra, lo annichilisce, spinta dalla sorella Chiara. Alla fine uccide il ragazzo. Alla vicenda fa da corollario un commissario di polizia ottuso presentatosi con la vittima a casa di Luca e della sua sconclusionata famiglia. Aquilino è insegnante, psicoterapeuta, scrittore per ragazzi.
“La poetica di LupusAgnus ci porta ad affrontare tematiche legate alla violenza e all'emarginazione – aggiunge Accordino -. Al pubblico si richiede il superamento della semplice reazione emotiva. Lo si vuole portare ad indagare sulle complesse dinamiche di potere e di sopraffazione che si annidano nelle relazioni umane e sociali, perfino all'interno della famiglia”. Sabato spettacolo allo 21, domenica alle 16 e alle 21. Biglietti d'ingresso a 18/12/6 euro. Informazioni allo 039-2027002.
Modesto Panizza
Non sono più insegnante, non sono psicoterapeuta, sono scrittore e basta.
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