Lo pensavi lontano almeno quanto
l’impossibile, il giorno che invece un mattino
la nebbia ti spinge negli occhi sbarrati
per lo stupore. Oggi nessuno più ti racconta
le storie d’infanzia e dell’età
dell’amore,
oggi nessuno ti può consolare. Tu ascolti
il tuo silenzio più antico,
ti si chiude lo sguardo alle cose
ed è davvero fine.
Ma fuori il sole dirada ogni foschia, e quanta luce!
Eppure il tuo buio non può penetrare.
1 commento:
La poesia NOVE,è bellissima, la poesia OTTO mi ha riportata su esperienze gia' vissute, ma volutamente dimenticate. D'ora in poi non faro' piu' come lo struzzo che.... Grazie
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