Il secondo volume (arriverà entro una decina di giorni), "D'Armonia, di sangue", viene presentato così, in retro di copertina:
"Ancora una volta la vita tranquilla di Albino Guidi viene sconvolta dall’intromissione di Atena. La dea lo esorta a fare teatro con una filodrammatica speciale, della quale entra a far parte una titanide in fuga da Ares. Il dio trova alleati in paese, cinici e ipocriti. La battaglia di Albino riguarda non solo la libertà di espressione, ma gli ideali di un mondo tollerante e giusto. Lo spettacolo straordinario che alla fine presenta alla popolazione è un inno ai valori veri, non quelli conclamati da tribune e pulpiti."
Invece, in bandella:
"Io non voglio diventare vittima del potere. Che sia detenuto da uomini o da dei è indifferente, sia gli uni sia gli altri sono meschini e mediocri. Perché così avviene, che il potere finisce sempre nelle loro mani, nelle mani dei peggiori. Io voglio vivere così, tra la gente pacifica. Voglio vivere, Albino, e come Armonia mi è concesso. Come titanide no.”
Albino, nel terzo libro, si ritrova a difendere non tanto i valori sociali e la libertà di espressione, quanto la carica vitale di passione ed entusiasmo per le cose belle e davvero emozionanti che le nuove generazioni sembrano aver perso, soffocandola con l'apatia, la superficialità, l'egocentrismo sterile.
I ragazzi del Teatro dei Passeri avranno bisogno di una "ricarica" e dall'Olimpo arriverà...
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